ESTATE TEMPO DI RIPOSO E DI RISTORO INTERIORE

Con il sospirato giugno inizia il tempo dell’estate!. Con l’estate si conclude gradualmente l’anno pastorale. Credo sia indispensabile, allora, proporre a tutti un primo momento che corrisponde alla “verifica”. Come battezzati siamo chiamati a riflettere e a rispondere ad un primo interrogativo: “Come ho vissuto l’ascolto della Parola? e “come ho vissuto questo ascolto vivendo nella comunità?” Da queste personali risposte possono nascere interessanti letture! Da un lato è utile per vedere il livello della nostra fede e dall’altra testare il desiderio di vivere l’esperienza della comunità. Con serenità e libertà, questo tempo, può aiutare tutti nella crescita, a partire dal rapporto vitale con il Signore che siamo chiamati a rinnovare ogni giorno. Possiamo trovare in noi questo desiderio di crescita e progressione oppure accontentarci di vivere la tiepida e forse noiosa fede che tanto è diffusa nella odierna società.

Dunque, vivere il periodo delle vacanze non è solo lasciare il lavoro e cercare un cambiamento del ritmo della vita. Le vacanze/ferie sono un tempo privilegiato per favorire il risposo fisico, ma anche per il ristoro interiore. Anche il nostro “spirito” (la mente, la psiche, il cuore) ha bisogno di un vero rinnovamento. Le due dimensioni quella fisica e quella che chiamiamo spirituale/interiore devono procedere di pari passo per ricercare il vero riposo e il vero ristoro.

E’ sintomatico constatare che nella nostra società vi è come una infermità congenita che si manifesta nel prendere la vita con disinvolta superficialità senza approfondire il senso della stessa. Qualcuno ha definito l’uomo ‘postmoderno’ come colui che rimane in superficie. Le necessità dello spirito non si soddisfano con una giornata piena di attività.

In tempo di vacanze abbiamo più tempo per sanare le ferite fisiche e spirituali che la vita ha provocato nel corso dell’anno. Le condizioni abituali della vita, a volte frenetiche, lasciano poco spazio al silenzio, alla riflessione, al contatto con la natura, a consolidare la relazione e l’armonia tra coniugi e con i figli; a rendere stabili e cordiali i rapporti con gli amici. Inoltre, nel periodo delle vacanze, si può dedicare maggior tempo alla preghiera, alla lettura della Sacra Scrittura, alla meditazione sul senso profondo della vita. Il tempo delle vacanze offre molte opportunità uniche per contemplare il suggestivo spettacolo della natura; è un ‘libro’ meraviglioso e unico alla portata di grandi e piccoli.

Sant’Agostino diceva che l’uomo ha a disposizione tre grandi libri: il Libro Sacro, il libro della coscienza, il libro della natura; questi ci parlano di Dio.
Nel contatto con la natura, la persona riscopre la sua giusta dimensione: piccola ma al contempo unica e irrepetibile, ‘capace di Dio’, poiché interiormente aperta all’Infinito. Spinta dalla domanda sul senso ultimo della vita percepisce nel mondo che la circonda l’impronta della bontà, della bellezza e della divina Provvidenza, e in modo quasi naturale si apre alla lode a alla orazione.

La preghiera è la vita del cuore nuovo e rinnovato. Essa ci deve animare in ogni momento dal momento che ci situa nel “ricordo di Dio”. Il nostro cuore è inquieto e non trova riposo fin che non scopre l’oggetto del proprio amore. Diceva San Gregorio Nazianzeno:“È necessario ricordarsi di Dio più spesso di quanto si respiri.”

Senza serenità nello spirito non vi può essere riposto. E’ molto difficile che le opportunità di una vita godereccia e di rilassamento corporale siano il modo per ottenere il vero riposo. Lo spirito ci chiede qualcosa di più. Desideriamo tutti essere felici e contenti; tuttavia ciò non si può conseguire se non se va alla fonte da cui sgorga la gioia piena. La vita è molto importante e non la possiamo banalizzare con assurde scommesse.

Fare spazio anche alla nostra dimensione interiore e ricreare il dialogo di amicizia e di amore con Dio che ci ama, ci renderà più riposati e felici. Solo vivendo, condividendo e crescendo si diventa cristiani gioiosi. Sia l’estate questo tempo di grazia!