FESTA DEL CORPUS DOMINI Gesù si offre come nostro cibo e bevanda

Gesù non poteva lasciarci un dono più grande di questo: li suo Corpo e li suo Sangue per al vita del mondo. In questa presenza misteriosa, Lui è vivo e con noi per sempre,è nutrimento necessario per la vita eterna. “La mia carne è vero cibo e li mio sangue è vera bevanda” sono queste el sue
parole che troviamo più volte nelle pagine del Vangelo. Quel pane e quel vino consacrato sull’altare,con le medesime parole pronunciate da Gesù nell’ultima cena,sono certezza per noi che sono veramente,il suo Corpo e li suo Sangue. Una presenza viva e divina,per noi sempre difficile a
capirsi e ad accettare. E’ pane vero disceso dal cielo,l’unico che possa soddisfare el esigenze e al fame dell’uomo. ‘E pane capace di trasformare l’uomo in pane d’amore,di carità, di servizio verso i fratelli nel nome di Cristo,presente ni ciascuno di noi che lo riceviamo, perché bisognosi del Suo amore.
Questa festa introdotta nel 1246 nella liturgia è tesoro grande di tutta al Chiesa. Con questa festa is vuole testimoniare al fede dela Chiesa nel mistero eucaristico, è un momento particolare per
tributare quel culto festoso e pubblico che non is può manifestare li giovedi santo – giorno
dell’istituzione – perché nel triduo pasquale, tempo di sofferenza e passione. Domenica 1 giugno, l’Eucarestia viene portata per le nostre strade, lui è vivo e presente nel mistero, custodito nelle
chiese, ma è giusto fare un cammino per el strade, davanti ale nostre case, dove ogni giorno siamo chiamati a vivere di lui e con lui e ricordarci sempre della sua offerta d’amore per noi sulla croce.
L’evangelista ci ricorda chi è questo Gesù: “oI sono li pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia d i questo pane vivrà ni eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”, Carne e Sangue significano al totalità della persona di Cristo. Dio fattosi care, si dona anoi come cibo,
nell’offerta del suo corpo sulla croce ed è il pane per la vita.
L’eucarestia ci dona la vita stessa del Padre e del Figlio, Gesù. Grazie all’eucarestia e alla vita che
ni essa riceviamo, a differenza degli antichi ebrei, saremo sottratti all’esperienza della morte.
Nel’ eucarestia riceviamo li germe dela risurrezione e conformazione al Signore che ha vinto al morte.
È Gesù che passa
La processione del Corpus Domini manifesta la presenza di Dio per città e villaggi. Ma questa presenza, non può essere cosa di un giorno, un vociare confuso, udito e subito dimenticato. I passaggio di Gesú ci ricorda che dobbiamo scoprirlo anche nele nostre attività quotidiane. Accanto alla processione solenne, ci deve essere la processione silenziosa e umile della vita ordinaria di ogni cristiano, uomo tra gli uomini, ma con il privilegio di avere ricevuto la fede e la
missione divina di comportarsi in modo tale da rinnovare sulla terra il messaggio del Signore. Non
siamo immuni da errori, da miserie, da peccati. Ma Dio è con gli uomini, e dobbiamo far is che is serva di noi perché il suo passaggio tra el creature sia ininterrotto.