Per la missione di Dio occorre amore, preghiera e stare con la gente per fare famiglia e comunita’
News 25462, Pantelleria 19/01/2020
Don David Mulavan, 45 anni, è arrivato a Pantelleria dal Sud India per offrire il suo servizio apostolico alla comunità pantesca affiancando Don Melchior Erram e il Parroco Ramesh Katta, anche loro originari del Sud India e appartenenti alla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue della Provincia Indiana. Ha sempre vissuto in India, dove è diventato sacerdote il 13 giugno del 2002 dopo aver completato gli studi di Filosofia, Teologia e Missiologia. Quest’ultima è una disciplina teologica cristiana che studia l’Evangelizzazione e riflette sul compito missionario della Chiesa Universale.  Oltre agli studi per diventare sacerdote, Don David ha frequentato anche un corso per diventare insegnante, una passione che lo ha ispirato per tanti anni affiancato all’obiettivo del sacerdozio. Una naturale predisposizione, quindi, ad accogliere e condividere  con amore e fede. “Oltre a papà e mamma – racconta don David – eravamo otto fratelli, ma ora siamo cinque: tre maschi e due femmine. In India ho lavorato dieci anni in parrocchia come parroco, poi quattro anni come segretario e due come direttore nella Casa della nostra Congregazione. In Italia sono venuto solo tre volte per brevissimi periodi, sempre a Roma per gli incontri della Congregazione… ora sono venuto direttamente dall’India e sarebbe bello conoscere anche il resto dell’Italia per conoscere ed apprezzarne la cultura.” La “chiamata” a Pantelleria è stata quindi una novità assoluta e Don David con molta dolcezza dice: “Qualunque sia la destinazione noi accettiamo di andare per la missione di Dio con obbedienza e con gioia, possiamo certamente esprimere il nostro desiderio ma poi accettiamo le decisioni e diciamo il nostro sì incondizionato. Qui, cultura e stile di vita sono molto diversi… ma il Signore Gesù è sempre uno e per fare la missione di Dio occorre amore, preghiera e stare con la gente per fare famiglia e comunità.” Don David conosce bene la lingua inglese, considerato che è stata la lingua base nei suoi quindici anni di studio ma quella italiana ha rappresentato per lui una novità assoluta… eppure da ottobre scorso ad ora ha saputo impadronirsene molto bene. “Sono molto contento di stare a Pantelleria – continua Don David – ho trovato amore e accoglienza come lo avevo con la mia mamma e i miei parenti in India. C’è forse meno frequenza in chiesa e meno partecipazione dei giovani rispetto a come vivevo nella mia parrocchia, ma la gente è buona e pronta ad aiutare il prossimo. C’è tanto da fare e lo faremo insieme con gioia e Dio ci aiuta nel nostro cammino.” Dolcezza e serenità accompagnano la fermezza di propositi di Don David, un sì incondizionato alla chiamata divina e uno sguardo amorevole verso la comunità pa ntesca.Giovanna Ferlucci Cornado