Carissimi, viviamo un tempo davvero incredibile in cui sembra che ci stiamo allontanando dalle cose più autentiche e belle della vita: la possibilità di frequentare gli amici, la spontaneità di un semplice saluto e perfino i sacramenti sono stati preclusi alla maggior parte di noi. La Pasqua che pure celebreremo nelle nostre case è un segno di speranza che illumina questi sepolcri che oggi sperimentiamo nella nostra vita quotidiana. Anche gli apostoli e tutti i discepoli di Gesù dopo i giorni della passione poterono gioire nel vedere il Signore, ma questo fu possibile soltanto nell’ascolto della parola nella quale essi credettero, e nella luce dello Spirito Santo che era scaturito proprio dal costato di Cristo Crocifisso, dalla morte di Gesù. Lasciamoci anche noi raggiungere, per quanto non potremo partecipare alle celebrazioni nelle nostre chiese, da questa parola semplice ma incisiva, Cristo è veramente risorto,è il Signore. Così come gli apostoli tramutarono la loro tristezza in gioia, una gioia che fece loro riscoprire la presenza del Signore Gesù nelle cose più semplici della vita, lo Spirito Santo aiuti anche noi ad apprezzare tutto ciò che prima ritenevamo ovvio e scontato come un sorriso, un abbraccio, una stretta di mano o addirittura la partecipazione ai sacramenti che ci donano la vita. Se la Pasqua 2020 ci donerà queste personali conquiste, allora saremo persone nuove, davvero rinate a nuova vita, capaci di riconoscere l’infinito nelle piccole cose, il tutto nei frammenti di esistenza, allora avremo fatto Pasqua nel migliore dei modi perché Cristo Gesù uomo nuovo ci avrà fatto dono di una nuova umanità.

Auguri i vostri sacerdoti.


Don Ramesh, Don David e Don Melchior