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COME OGNI ANNO PUBBLICHIAMO Importanza e responsabilità di essere: “PADRINI e MADRINE”

Carissimi, madrine e padrini, questa mia lettera è mossa dal consapevolezza della grande importanza del vostro ruolo nell’ambito della Chiesa e nella vita dei vostri figliocci. Fare da padrino o madrina è una missione, che si svolge con la grazia dello Spirito Santo, che, con questo compito, ti educa ad una missione ecclesiale, ti viene dato perché tu fai parte della Chiesa e in essa ne condividi i principi della fede in Cristo. I sacramenti sono doni meravigliosi e importanti per chi crede in Gesù, che non possiamo ricevere senza gratitudine, senza riconoscenza e senza un impegno concreto di vita di fede. Sembra opportuno richiamare alcu-ne indicazioni e norme circa la vera funzione dei Padrini e Madrine, sia per il Battesimo che per la Cresima, anche al fine di evitare penose discussioni con il rischio di turbare la serena preparazio-ne e celebrazione di questi sacramenti. 1) L’unica, vera ragione per cui la Chiesa prevede la presenza di Padrini e Madrine è quella – e solo quella – di porre accanto al battezzando o cre-simando, oltre i genitori, un cristiano normale, che prega, partecipa abitualmente ai Sacramenti, vive seriamente la sua fede in famiglia, sul lavoro, nella società, ed è conosciuto come tale. In-fatti dovrà poter aiutare il figlioccio, soprattutto con l’esempio personale, a vivere la testimonianza cristiana. 2) Il criterio primario di scelta quin-di non può essere semplicemente quello della parentela anche stretta, né dell’amicizia di famiglia, né tanto meno della maggior disponibilità a fare regali, ma quello della fede. 3) Tenuto conto di questa precisa funzione dei Padrini e delle Madrine, si comprenderanno facilmente le condizioni poste dalla Chiesa per l’accettazione delle persone presentate. In particolare ricordiamo che occorre ( cfr. Can 874 §1, 1,2,3,4 del diritto canonico ): • essere cattolici e aver ricevuto il sacramento del Battesimo, della Cresima e dell’Eucarestia • ave-r compiuto i 16 anni e condurre una vita conforme alla fede e all’incarico che si assume • per gli sposati essere in situazione matrimoniale regolare. Quindi: • i divorziati risposati; • gli sposati solo civilmente; • i conviventi; NON possono essere ammessi come Padrini e Madrine. Tutti i Parroci sono tenuti ad osservare tali norme: perciò, nel caso che non si verifichino le condizioni previste, non è possibile ricoprire tale incarico! NB: Se pur conoscendo queste norme, una persona, senza avvisare il parroco o presentando una autocertificazione falsa, si propone di fare il padrino o la madrina anche se non gli sarebbe consentito dalla sua condizione di vita, commette sicuramente un’ingiustizia nei confronti di Dio e di tutta la comunità cristiana. Si assume in tal modo una grave responsabilità davanti a Dio della quale dovrà un giorno renderne conto. Il mio desiderio ed impegno è starvi vicino in questo cammino, perché la mia missione, attraverso la testimonianza, l’evangelizzazione e i sacramenti, è condurvi tra le braccia del nostro Padre Misericordioso. Buon Cammino di fede a voi e ai vostri figliocci.