La Celebrazione si è svolta nella Chiesa di San Gaetano – Scauri, mentre il rinfresco si è svolto nel Circolo Agricolo – Scauri.

Sotto le due lettere lette a Padre Gerry, da Saverina all’inizio della Celebrazione ed una letta a conclusione della Messa da Orsolinda Maccotta….

PARROCCHIA SAN GAETANO
CELEBRAZIONE EUCARISTICA 
1 DICEMBRE 2019
INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA 
DI PADRE GERRY ROBERTO SANGALLI

Questa sera abbiamo la gioia di partecipare alla Concelebrazione della Santa Messa (1 Domenica di Avvento), Presieduta da Padre Gerry Roberto Sangalli, della Congregazione degli Oblati di Maria Vergine, e concelebrata da Don Ramesh del Preziosissimo Sangue di Gesù.
Padre Gerri è stato ordinato sacerdote il 18 Ottobre del 2019 nella Parrocchia di san Paolo Apostolo a Curitiba (Brasile), dalle mani del Vescovo Don Amilton Monoel Da Silva.
In maniera molta breve vorrei presentare Padre Gerry a chi non ha avuto modo di conoscerlo, soprattutto ai nostri piccoli, e poi perché attraverso queste parole di gratitudine che giungano a lui, ci auguriamo che possano arrivare ad ognuno come parole di speranze e, in particolare di fiducia nella santità della nostra Madre Chiesa.
Padre Gerry, sono andata a riprendere il libro del Giornalino “La Voce”, e proprio con quelle parole scritte dal Parroco di allora Padre Mauro Oliva, che voglio presentarti e ricordarti: 15 Marzo 1992 “E’ giunto un dono alla nostra parrocchia”, i nostri Patroni san Gaetano e san Giuseppe ci hanno fatto un dono nel 40° anniversario della Parrocchia, ci hanno dato un nuovo aiuto: si tratta di Fratel Gerry, un religioso degli Oblati di Maria Vergine, si è consacrato nell’Istituto degli Oblati pur non diventando sacerdote, oggi possiamo dire che il Signore ti ha guidato in una seconda vocazione: quella di presbitero, e soprattutto nell’essere un sacerdote missionario. 
Leggo ancora dal giornalino “La Voce” – Padre Gerry (soprannominato così dagli amici fin da ragazzo, in realtà si chiama Roberto Sangalli), è nato a Carugate (Milano), il 18 marzo 1954, è entrato in seminario nel 1981, dopo aver svolto diversi lavori, tra i quali quello di operaio in una ditta di riproduzione e arti grafiche. Nel 1984 ha fatto la prima professione e nel 1987 quella perpetua. Dal 1986 ha lavorato nella Parrocchia di Sassari, occupandosi prevalentemente dell’Oratorio, cioè della formazione dei ragazzi attraverso le attività ricreative e di preghiera. 
Nell’articolo della Voce, viene scritto – nell’oratorio di Sassari gravitavano circa 400 ragazzi, da noi le cifre sono più ridotte, tuttavia il lavoro per Fratel Gerry certamente non mancherà anche da noi”.
E così è stato, ha iniziato da subito aprendo tutti i pomeriggi l’oratorio, con la gara di bigliardino; il 3 Maggio del 1992 con una festa viene inaugurato l’Oratorio della Parrocchia san Gaetano, diretto proprio da Fratel Gerry, il programma era ben allettante, dopo la santa Messa, la giornata si svolgeva con una gara podistica, intitolata la passeggiata dell’amicizia, e poi a seguire pranzo a sacco, giochi per tutti, musica.. una grande festa. 
In seguito, si è occupato della Polisportiva san Gaetano, dei gruppi giovanili con attività oratoriali e di preghiera, e, come non ricordare le diverse gite ed escursioni fatte con i ragazzi e i giovani, nel visitare le bellezze della nostra isola accompagnati dalla parte spirituale, ed ancora la preparazione dei Presepi viventi, sostenuti, anche, dal suo impegno e incoraggiamento.
Sono stati anni di fioritura per i nostri ragazzi e giovani, sapevano che entrando in oratorio trovavano una persona ad aspettarli con cui stare insieme, parlare, essere ascoltati, giocare… ciò di cui necessitano i giovani di tutti i tempi..  
In quegli anni, bastava buttare l’occhio dalla strada e vedendo la luce accesa, dicevamo: Fratel Gerry è ancora in Oratorio, aspetto che entro…!
Il metodo che usava Fratel Gerry non era complicato, non veniva cercato su testi di teologia, e di psicologia, ma era uno solo: amore per il Buon Dio, vicinanza con Gesù, frequentazione dei sacramenti, amore per i piccoli.
Sono passati molti anni, gli aspetti di Comunità, per noi sono un po’ cambiati, ma non stiamo qui a fare confronti e a rimpiangere il passato.. 
Siamo qui per dirti, Padre Gerry, che quei ragazzi e ragazze, giovani, sono cresciuti, sono diventati giovani adulti, padri e mamme, e portano indelebile quei ricordi di vita comunitaria con tanto affetto, con tanta stima e tanta gratitudine. E se nonostante tutto, abbiamo mantenuto la fede in nostro Signore e l’amore per la Chiesa, lo dobbiamo anche a te che hai saputo in quegli anni essere un testimone del Vangelo.
Dal 1999 Padre Gerry ha svolto il suo apostolato, come Fratel Gerry, in Amazzonia: Nella missione ha vissuto 18 anni, dedicandosi nelle attività sociali che la Congregazione degli Oblati svolge: una scuola professionale per adolescenti, ragazzi provenienti dall’interno della foresta che oltre a frequentare la scuola statale facevano corsi di falegnameria e agricoltura. Ha lavorato per alcuni anni nel progetto barche e fabbriche di ghiaccio, un servizio per famiglie che vivevano in foresta. Per alcuni anni è stato responsabile dell’ambiente “Recanto” un progetto costruito nei boschi per attendere più di 450 bambini/e, un luogo di svago e di doposcuola.
Nell’agosto del 2014, dopo un corso di teologia pastorale, è stato ordinato diacono. Nel 2015, per un anno, ha fatto l’amministratore parrocchiale, fino all’arrivo del sacerdote/parroco. Ed in quel periodo matura la sua seconda chiamata, dopo aver chiesto al Rettore al suo Consiglio di Congregazione di raggiungere il sacerdozio, è accettato, inizia gli studi nel 2017 e il 18 ottobre 2019 è ordinato sacerdote.
Noi, oggi ti assicuriamo e uniamo le nostre preghiere al Signore, perché Lui l’Autore della vita, ti conceda la grazia di un fecondo ministero in una sempre e più stretta intimità con Cristo, pastore delle anime che incontrerai.
Padre Gerry, tanti auguri e buon cammino dalla Comunità di san Gaetano e san Giuseppe.


Eccoci qua riuniti davanti al Nostro Signore a rendere grazie per questa scelta che hai avuto il coraggio di fare e la grazia di accettare, tu Jerry sei stato un testimone e un maestro, perchè non ti sei limitato a predicare il Vangelo ma a viverlo, più che parlare hai fatto e con il tuo esempio hai insegnato a noi tutti.  
Per noi sei stato, e a maggior ragione oggi sei un testimone, sei Padre Jerry. Lo sei stato soprattutto quando eravamo adolescenti che frequentavamo l’oratorio San Gaetano. Se oggi, ci consideriamo figli della Chiesa, se oggi avvertiamo con assoluta certezza la carezza di nostro Signore sul nostro volto; se oggi abbiamo scelto la famiglia se oggi alcuni si trovano dopo anni a fare la Via Crucis, le commedie, a far parte attiva nella parrocchia, a stare insieme e continuiamo a vedere davvero nella nostra santa madre Chiesa una mamma amorevole, ecco, possiamo dire che alla radice di questo albero ci sei tu Jerry. Ed è una radice così profonda e così vera che, nonostante gli anni passati e le tante vicende della vita, continua a trasmettere linfa vitale all’anima, al cuore e alla mente.
Quando eri il responsabile dell’oratorio per rapportarti con noi bambini e noi ragazzi eri semplicemente, fratello amico punto di riferimento, la tua ricetta era una sola amore per il buon Dio, con la consapevolezza di fondo: che nel Vangelo e nel Catechismo della Chiesa cattolica c’è tutto quel che serve e non occorre inventarsi niente di diverso.
Non ci hai mai trattato come bamboccioni noi per te eravamo persone in crescita, sei stato un vero educatore non inculcando valori e convinzioni, come se eravamo vasi vuoti, ma suscitando i veri valori e aiutandoci a scovarli dentro di noi.
Fra i ricordi che conserviamo gelosamente nel cuore ci sono le numerose gite al Gibele a Nika e in mille altri posti, il viaggio dal Papa i viaggi con i ragazzi in Sardegna in Trentino, i numerosi ritiri spirituali, stare in oratorio a fare puzzle sentendo la musica, le numerose mangiate e feste organizzate con armonia in collaborazione insieme, ma soprattutto la certezza era sapere che c’eri sempre per tutti. Abbiamo trascorso pomeriggi e anni memorabili. Semplicemente, giocavamo ci relazionavamo! E quella era la meraviglia. Eravamo piccoli uomini impegnati a crescere attraverso il gioco attraverso la relazione il confronto con il massimo rispetto. E dietro a tutto ciò c’eri tu con il tuo immancabile cappello con il tuo sorriso benevolo, con i tuoi rimproveri mai sopra le righe, con la tua infinita pazienza, con la tua attenzione verso ciascuno di noi. E poi, quando era il momento del catechismo, della messa o della confessione, eravamo pronti ad ascoltare, perché avvertivamo, Jerry che ci volevi bene e, pur senza alcuna ostentazione, ti davi a noi con tutto se stesso. Eri il nostro don Bosco, lo eri davvero, e noi non saremmo quello che siamo se non ci fosse stata quella radice così salda, e così bella da ricordare.
La nostra adolescenza è stata felice non nel senso di immune da dolori, bensì perché vissuta in pienezza, e se è stata così lo dobbiamo a te e all’oratorio , il teatro delle nostre imprese, lo spazio nel quale siamo cresciuti imparando la libertà cristiana nella responsabilità. Sicuramente anche nella tua vicenda umana, come in quella di tutti, non sono mancati momenti di sofferenza, e siamo sicuri che li hai saputo affrontarli alla luce del Vangelo, con l’aiuto dello Spirito, il conforto di Maria e il supporto della preghiera. Devi saper comunque che qui ci sono ex ragazzi che ti ricordano con tanto affetto, con tanta stima e tanta gratitudine. Se, nonostante tutto, abbiamo mantenuto la fede in nostro Signore e l’amore per la Chiesa, lo dobbiamo a te che hai sempre fatto il bravo frate ed ora sicuramente sarai un ottimo prete.
Con un abbraccio forte, i tuoi ragazzi